Per più di 20 anni il giudice conservatore della Corte Suprema Clarence Thomas ha ricevuto regali da un miliardario texano, Harlan Crow, finanziatore del Gop, senza mai dichiararlo alle autorità fiscali.  A lanciare lo scoop è stato Propublica, portale noprofit di notizie online specializzato in giornalismo investigativo, che ha dettagliato la vicenda che coinvolge Crow, il giudice della Corte Suprema e sua moglie Ginni Thomas.

Thomas avrebbe trascorso molte estati degli ultimi 20 anni nell’esclusivo resort di Crow su i Monti Adirondack nello stato di New York, facendo avanti e indietro da Washington DC con l’aereo privato di Crow, per un costo complessivo di svariati milioni di dollari.
I coniugi Thomas hanno trascorso più volte delle vacanze esclusive nel lussuoso resort di Crow. Nel 2019 sarebbero andati in vacanza in Indonesia insieme al finanziatore del Gop e alla moglie Kathy, viaggiando prima a bordo del jet privato del miliardario, e poi sul suo mega-yacht lungo 50 metri.
Secondo ProPublica, Thomas avrebbe viaggiato sulla barca e sul jet di Crow in più occasioni nel corso degli ultimi 20 anni, nessuna delle quali è stata mai dichiarata alle autorità.
E qua c’è il problema: la legge federale prevede che gli alti funzionari dei tre rami del governo, compresa la Corte suprema, presentino moduli annuali in cui dettagliano le loro finanze, il reddito esterno e le fonti di reddito dei coniugi.
Tutti i giudici della Corte suprema sono tenuti a elencare i regali ricevuti, compresi i “trasporti che sostituiscono i trasporti commerciali”. Le regole di trasparenza imposte ai giudici sono molto meno severe rispetto a quelle a cui sono sottoposti i membri del Congresso che, per accettare questi i viaggi “offerti”, devono prima ottenere l’approvazione, e poi riferire i dettagli entro 30 giorni.
Nella nota che Crow ha divulgato per difendersi afferma di non aver “mai discusso con Thomas di questioni relative alla Corte suprema”, ma ad alcuni membri del Congresso risulta difficile credergli sulla parola, e si sono alzate più voci, fra cui quella di Alexandria Ocasio-Cortez, per chiedere l’impeachment del giudice, cosa che ha un unico precedente risalente al 1805.
Il giudice Thomas, scelto da George H.W. Bush nel 1991, è il giudice più anziano della Corte suprema. In questi 31 anni le sue posizioni sono sempre state conservatrici in materie quali il federalismo e il secondo emendamento, ed ha rappresentato una voce influente nella maggioranza di destra che lo scorso anno ha posto fine al diritto all’aborto a livello federale, auspicando anzi nella sua opinione di rimettere in discussione anche il diritto alla contraccezione e i matrimoni omosessuali.
E non è la prima volta che viene implicato in una controversia. Pochi mesi fa la moglie Ginni, avvocata e attivista di destra, era stata chiamata a testimoniare davanti alla commissione del Congresso sull’assalto a Capitol Hill, in quanto il 6 gennaio aveva inviato alcuni messaggi all’allora capo dello staff della Casa bianca Mark Meadows, invitandolo a continuare a contestare i risultati delle elezioni, e che “al resto” ci avrebbe pensato “Clarence”.
All’inizio del 2021 aveva inoltre avuto un lungo scambio di email con John Eastman, l’avvocato conservatore a capo della strategia pseudo-legale per annullare il risultato delle elezioni del 2020 facendo pressioni sull’ex vicepresidente Mike Pence affinché eliminasse unilateralmente i voti dei Grandi elettori di alcuni Stati. Strategia perseguita anche attraverso l’invio di diverse e-mail ad alcuni legislatori repubblicani del Wisconsin e dell’Arizona giorni dopo la vittoria di Biden, spingendoli a nominare una falsa lista di elettori per sostenere Donald Trump.
In mezzo a questo ginepraio, la linea di autodifesa di Thomas sul caso dei regali offerti da Crow sembra un po’ debole.
In una nota  il giudice ha scritto che da oltre 25 anni Crow è tra i suoi “più cari amici” e “in quanto amici, abbiamo fatto insieme una serie di viaggi di famiglia. All’inizio del mio incarico presso la Corte, ho chiesto consiglio ai miei colleghi e ad altri membri della magistratura, e sono stato informato che questo tipo di ospitalità personale da parte di amici intimi ma che non avevano affari sottoposti alla Corte, non era oggetto di denuncia”.