Il mondo dell’informazione a Milano per il 25 aprile. Oltre a Radio Popolare, che ha «accolto e fatto suo l’appello del manifesto, perché quest’anno sfili una manifestazione più grande del solito», come ha testimoniato la direttrice Lorenza Ghidini, diverse sono le rappresentanze di giornalisti che hanno accolto l’invito del nostro giornale. A partire dal comitato di redazione di Repubblica. «La Liberazione va tutelata ogni giorno anche nel modo in cui facciamo informazione, lottando contro ogni censura, prevaricazione e intimidazione, perché un buon giornalismo è garanzia della tenuta di un sistema democratico», hanno scritto giornaliste e giornalisti del quotidiano romano.

Anche l’associazione Giulia Giornaliste e la Rete NoBavaglio aderiscono convintamente all’iniziativa del nostro giornale, «tutti insieme a Milano per liberarci ancora da tutte le guerre, partigiani per la pace sempre», ha scritto l’organizzazione che raccoglie cronisti e associazioni impegnati per la libertà di stampa. La redazione di Jacobin scrive: «L’invito delle compagne e dei compagni del manifesto a tornare in piazza, a Milano, il 25 aprile, coglie un punto essenziale: c’è un fortissimo bisogno di opposizione sociale a questo governo e all’ondata di destra reazionaria che sta investendo l’Europa e il mondo, non possiamo permettere che il dibattito politico resti ostaggio delle guerre culturali propagandistiche della destra che nasconde la realtà dell’Italia di oggi, fatta di impoverimento, declino, sfruttamento». Lanfranco Binni e Marcello Rossi comunicano l’adesione con «entusiasmo» de Il Ponte, la rivista di politica economia e cultura fondata da Piero Calamandrei. Parla di «appello giusto e necessario» Infinitimondi, bimestrale di pensieri di libertà augurandosi che «questo ritrovarci a Milano sia di monito a quanti vogliono portare altri colpi alla Costituzione».

Dall’estero, la redazione di Nd di Berlino, scrive: «I pericoli posti dalle forze estremiste di destra e fasciste in Europa sono più grandi che mai dalla fine della Seconda guerra mondiale. Sosteniamo l’appello del manifesto a dichiarare la giornata della liberazione dell’Italia dal nazifascismo una manifestazione di portata europea. Come i colleghi del manifesto, anche i giornalisti di nd scrivono contro la guerra e a favore di una società solidale, nella convinzione che questo compito sia essenziale per la libertà e lo spirito antifascista». Adesioni anche dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico che «risponde con estrema convinzione alla proposta de il manifesto». Così anche il direttivo dell’Enciclopedia delle Donne che ringrazia i giornalisti del manifesto per «aver interpretato il sentire di tanti». Mentre la giovane rivista Scomodo «fa proprio l’appello del manifesto: scendere in piazza il 25 aprile è doveroso oltre che necessario».