Il venticinque aprile è il nostro compleanno, è la nostra nascita, festeggiamo quello, è il giorno uno, il punto di arrivo della resistenza partigiana e il punto di partenza della vita repubblicana. Prima c’erano stati un regno, due guerre mondiali, e una dittatura scavata nell’abominio dell’olio di ricino, nei dissidenti presi a uno a uno nelle case, nei giuramenti estorti, nelle marce nere sulla capitale. Questo era successo, e manco tanto tempo fa, solo cento anni fa, cento anni sono pochi e l’orrore della violenza è così palpitante nei discorsi delle nostre madri e dei nostri padri che sarebbe strano...