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Salisburgo svolta a sinistra, ma non è il miracolo comunista

Salisburgo svolta a sinistra, ma non è il miracolo comunistaKay-Michael Dankl e Bernhard Auinger

Austria Al ballottaggio per il sindaco vince il candidato socialdemocratico Bernhard Auinger, grazie anche ai voti di popolari ed estrema destra. A Kay-Michael Dankl, lo sfidante della Kpoe, andrà l’assessorato alla casa

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 26 marzo 2024

Non c’è stato il miracolo di un sindaco rosso scuro a Salisburgo, peccato, ma la quarta città austriaca svolta comunque a sinistra. Il ballottaggio di domenica social-comunista è stato vinto dal candidato socialdemocratico (Spoe) Bernhard Auinger con il 62,47%, un vantaggio molto maggiore del previsto, al comunista (Kpoe plus) Kay-Michael Dankl è andato il 37,53%. Ci si aspettava un testa a testa, vista la differenza al primo turno di soli 821 voti tra i due. Ha contato la mobilitazione dei popolari (Oevp) e dell’estrema destra (Fpoe) che contro lo spettro comunista hanno invitato i propri elettori a votare per il male minore, il meno rosso e più consensuale Auinger.

L’affluenza al secondo turno è scesa dal 54 al 46,78%, la sfida era poco mobilitante per l’elettorato di sinistra, visto il duello alquanto atipico tra i due concorrenti Spoe e Kpoe: tra loro sempre gentili, decisi a governare insieme, uno sindaco, l’altro il vicesindaco secondo il risultato.

Nel consiglio comunale eletto due settimane fa con voto proporzionale i due partiti insieme hanno la maggioranza assoluta, la Spoe 11 seggi su 40, la Kpoe 10, 10 volte di più del 2019, il dato che è stato la vera rivoluzione di queste elezioni comunali. Mostra che il voto di protesta può andare anche a sinistra. Un dato in forte controtendenza rispetto ai sondaggi nazionali che danno l’estrema destra della Fpoe intorno al 30%, vincente alle prossime politiche di autunno.

A Salisburgo la xenofoba Fpoe è rimasta al palo col 10,7%, perché non c’è stato spazio per il loro tema predominante, l’immigrazione, scacciato da questioni più reali, i problemi quotidiani della maggioranza dei cittadini, dove la destra «è nuda e non sa che dire» così molti commenti.

È la lezione da trarre dal voto della città di Mozart e dei grandi festival. Per merito del lavoro costante della Kpoe , organizzato in consultori sociali di ascolto e intervento, e del suo leader già riconosciuto, polit-star in ascesa, Kay-Michael Dankl, quei temi hanno dominato l’agenda politica. Il problema degli alloggi – a Salisburgo tra i più cari del paese – al primo posto.

Così già nel corso di quei morbidi confronti televisivi tra i due rivali, Auinger ha garantito a Dankl che il posto da lui ambito all’assessorato alla casa sarebbe in ogni caso stato il suo. Vincitori entrambi Spoe e Kpoe: i voti alla Kpoe non hanno indebolito la Spoe, come era successo a Graz.

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