Salisburgo svolta a sinistra, ma non è il miracolo comunista
Austria Al ballottaggio per il sindaco vince il candidato socialdemocratico Bernhard Auinger, grazie anche ai voti di popolari ed estrema destra. A Kay-Michael Dankl, lo sfidante della Kpoe, andrà l’assessorato alla casa
Austria Al ballottaggio per il sindaco vince il candidato socialdemocratico Bernhard Auinger, grazie anche ai voti di popolari ed estrema destra. A Kay-Michael Dankl, lo sfidante della Kpoe, andrà l’assessorato alla casa
Non c’è stato il miracolo di un sindaco rosso scuro a Salisburgo, peccato, ma la quarta città austriaca svolta comunque a sinistra. Il ballottaggio di domenica social-comunista è stato vinto dal candidato socialdemocratico (Spoe) Bernhard Auinger con il 62,47%, un vantaggio molto maggiore del previsto, al comunista (Kpoe plus) Kay-Michael Dankl è andato il 37,53%. Ci si aspettava un testa a testa, vista la differenza al primo turno di soli 821 voti tra i due. Ha contato la mobilitazione dei popolari (Oevp) e dell’estrema destra (Fpoe) che contro lo spettro comunista hanno invitato i propri elettori a votare per il male minore, il meno rosso e più consensuale Auinger.
L’affluenza al secondo turno è scesa dal 54 al 46,78%, la sfida era poco mobilitante per l’elettorato di sinistra, visto il duello alquanto atipico tra i due concorrenti Spoe e Kpoe: tra loro sempre gentili, decisi a governare insieme, uno sindaco, l’altro il vicesindaco secondo il risultato.
Nel consiglio comunale eletto due settimane fa con voto proporzionale i due partiti insieme hanno la maggioranza assoluta, la Spoe 11 seggi su 40, la Kpoe 10, 10 volte di più del 2019, il dato che è stato la vera rivoluzione di queste elezioni comunali. Mostra che il voto di protesta può andare anche a sinistra. Un dato in forte controtendenza rispetto ai sondaggi nazionali che danno l’estrema destra della Fpoe intorno al 30%, vincente alle prossime politiche di autunno.
A Salisburgo la xenofoba Fpoe è rimasta al palo col 10,7%, perché non c’è stato spazio per il loro tema predominante, l’immigrazione, scacciato da questioni più reali, i problemi quotidiani della maggioranza dei cittadini, dove la destra «è nuda e non sa che dire» così molti commenti.
È la lezione da trarre dal voto della città di Mozart e dei grandi festival. Per merito del lavoro costante della Kpoe , organizzato in consultori sociali di ascolto e intervento, e del suo leader già riconosciuto, polit-star in ascesa, Kay-Michael Dankl, quei temi hanno dominato l’agenda politica. Il problema degli alloggi – a Salisburgo tra i più cari del paese – al primo posto.
Così già nel corso di quei morbidi confronti televisivi tra i due rivali, Auinger ha garantito a Dankl che il posto da lui ambito all’assessorato alla casa sarebbe in ogni caso stato il suo. Vincitori entrambi Spoe e Kpoe: i voti alla Kpoe non hanno indebolito la Spoe, come era successo a Graz.
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