Nel 1986 Kurt Waldheim, già segretario delle Nazioni unite, decide di candidarsi a presidente dell’Austria, ha un grande prestigio politico internazionale, la sua figura alta e longilinea è familiare ovunque. Accade però qualcosa di imprevedibile: un giornale, il settimanale austriaco «Profil», pubblica un articolo a firma del giornalista Alfred Worm in cui si rivela che Waldheim aveva avuto legami col nazismo omessi nella sua biografia ufficiale in cui affermava di essere stato ferito nel ’42 e per questo di non avere più combattuto. Sembrerebbe impossibile visti gli incarichi ricoperti fino a quel momento eppure poco dopo il Congresso Mondiale ebraico...