I Vpn (Virtual Private Networks, che nascondono online l’identità e la provenienza degli utenti) stanno aiutando centinaia di migliaia di russi «a bucare la Cortina di ferro digitale» che avvolge la Russia dall’inizio del conflitto, come scrive il «Washington Post» in un’inchiesta sull’utilizzo di questi programmi nel Paese che dal 24 febbraio ha bloccato l’accesso a oltre 1000 siti internet e piattaforme come Facebook. Secondo i dati forniti al quotidiano dalla compagnia di analisi Apptopia, i download quotidiani in Russia dei 10 Vpn più popolari sono passati da 15.000 prima della guerra a un picco di 475.000 a marzo, e...