Per ricordare le vittime delle repressioni politiche dell’Urss un impegno da Nobel
Russia La “Restituzione dei nomi” è una commemorazione che si tiene in Russia e nel mondo, alla vigilia della Giornata del ricordo delle vittime delle repressioni politiche dell’Urss. Il 30 ottobre […]
Russia La “Restituzione dei nomi” è una commemorazione che si tiene in Russia e nel mondo, alla vigilia della Giornata del ricordo delle vittime delle repressioni politiche dell’Urss. Il 30 ottobre […]
La “Restituzione dei nomi” è una commemorazione che si tiene in Russia e nel mondo, alla vigilia della Giornata del ricordo delle vittime delle repressioni politiche dell’Urss. Il 30 ottobre 1974 gli internati di alcuni gulag intrapresero uno sciopero della fame di un giorno per chiedere il miglioramento delle loro condizioni e il riconoscimento dello status di prigionieri politici.
Questa ricorrenza è stata mantenuta fino al 1990, quando gli attivisti di Memorial installarono di fronte alla Lubjanka di Mosca, allora sede del Kgb (e tutt’ora dell’Fsb), un masso proveniente dal campo delle isole Solovki, uno dei più duri del sistema di repressione sovietico. Nel ’91 i vertici russi decisero di istituzionalizzare la ricorrenza.
Dal 2007 alla vigilia della Giornata si tiene una commemorazione in cui si leggono i nomi delle vittime della repressione e per ognuno si posa un fiore e una candela sulla pietra Soloveckij . Memorial è l’associazione che da 40 anni si batte per il ricordo e la giustizia per le vittime dei gulag e della repressione politica.
Dal 2021 è bandita dalla Russia in virtù della «legge sugli agenti stranieri». Nel 2022 è stata insignita del Premio Nobel per la pace.
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