Roma, Tiburtino III rifiuta le menzogne dei razzisti
Antifascismo Gli antifascisti hanno impedito lo svolgimento del consiglio municipale convocato dai Cinque Stelle su sollecitazione di Casa Pound a partire dalle menzogne diffuse sull'aggressione di un rifugiato eritreo nei pressi di un centro di accoglienza in via del Frantoio. E rilanciano: "Sabato corteo"
Antifascismo Gli antifascisti hanno impedito lo svolgimento del consiglio municipale convocato dai Cinque Stelle su sollecitazione di Casa Pound a partire dalle menzogne diffuse sull'aggressione di un rifugiato eritreo nei pressi di un centro di accoglienza in via del Frantoio. E rilanciano: "Sabato corteo"
Il consiglio municipale straordinario sulle menzogne sul caso del rifugiato eritreo aggredito davanti a un centro di accoglienza nel quartiere Tiburtino III eri è stato annullato. Era stato convocato dal Movimento 5 Stelle che ha la presidenza del IV municipio. La presenza degli attivisti anti-fascisti ha impedito che le istituzioni cedessero a Casa Pound che intendeva presidiare il consiglio. Gli antifascisti si sono scontrati con l’«estrema destra», ma sono stati allontanati da un cordone di polizia . «Quanto accaduto oggi è responsabilità di tutte le forze politiche, M5S , PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia . Hanno convocato un consiglio sulle menzogne invece di soffermarsi sui problemi del quartiere: case popolari, servizi sociali». Sabato 16 è annunciato un corteo antifascista. Stretto all’angolo, il Campidoglio ha giocato con la tesi degli «opposti estremismi». L’assessore allo sport Frongia ha respinto le accuse di aver favorito gli attivisti di estrema destra, consentendo l’ingresso in aula. «Un comportamento indegno – sostiene Gianluca Peciola (Ex Sel in Campidoglio)- M5S ha lasciato fuori i cittadini e le associazioni».
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