Fino al 31 marzo del 1959, 65 anni fa, Frantz Fanon, Aimé Césaire e circa altri ottanta artisti e scrittori neri passarono una settimana Roma, muovendosi tra Villa Borghese, un auditorium del centro, il Campidoglio, e un hotel sulla Cassia dove dormivano. Si incontrano, discutono, presentano relazioni, e non mancarono i momenti più distensivi come concerti e passeggiate in città. Per capire cosa ci fanno due dei più (se non i più) importanti pensatori anticoloniali del novecento a Roma a fine anni ’50 bisogna ricostruire la storia del «Secondo Congresso mondiale degli artisti e scrittori neri», e in parte il...