Al Policlinico Umberto I di Roma 103 tra infermieri e operatori socio sanitari stanno per essere licenziati. Sono lavoratori in appalto, dipendenti delle cooperative Nova (gruppo Gedis) e Medihospes e lavorano per il grande polo ospedaliero della capitale dal 2021. Entro ottobre saranno mandati a casa, avevano iniziato a lavorare durante il Covid quando erano stati accolti come «eroi». Precari.

Il 28 giugno Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al prefetto per annunciare lo stato di agitazione e per chiedere un tentativo di conciliazione per cui attendono ancora di essere convocati. Ieri, alla regione Lazio, Confintesa Sanità ha organizzato un presidio dopo avere promosso uno sciopero. «La Regione si attivi subito per programmare procedure concorsuali per mettere fine alla cronica carenza di personale, preveda l’attribuzione di punteggi congrui a chi da anni, lavorando per le cooperative socio assistenziali, aiuta a tenere in piedi un Sistema Sanitario Regionale allo sbando».

Una delegazione è stata ricevuta all’assessorato alla Salute e ha chiesto l’affidamento dei servizi in dismissione a società in house providing e di presentare una proposta di legge per la revisione dei criteri di esclusione dalle procedure di stabilizzazione del personale in outsourcing.