Rocca inciampa sulle case degli enti: «Prezzo di favore»
Regionali Lazio Al candidato delle destre nel Lazio un immobile di pregio. Nei giorni scorsi i suoi avevano attaccato le lotte per l’abitare
Regionali Lazio Al candidato delle destre nel Lazio un immobile di pregio. Nei giorni scorsi i suoi avevano attaccato le lotte per l’abitare
Dopo le rivelazioni sul suo passato turbolento, a cavallo tra estrema destra e spaccio di eroina, e i dubbi circa la gestione di fondi della Croce rossa, il candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Lazio Francesco Rocca inciampa in un’altra storia, scoperta dal Domani: avrebbe comprato a prezzo di vantaggio, assieme al sottosegretario al lavoro leghista Claudio Durigon, un appartamento di pregio di quasi duecento metri quadri dall’Enpaia, l’ente di previdenza per gli impiegati in agricoltura.
ROCCA FINISCE sotto attacco da parte del suo principale competitor Alessio D’Amato oltre che di Carlo Calenda, Donatella Bianchi, Giuseppe Conte. Tutti gli chiedono di chiarire la vicenda. A metà giornata l’ex presidente della Croce rossa dirama la sua versione: dopo aver vissuto in affitto e pagando un regolare canone in quell’appartamento della Camilluccia, sostiene, lo ha acquistato riscattando quanto aveva versato per la locazione, come previsto dalle regole. Dal Movimento 5 Stelle, tuttavia, denunciano il conflitto di interessi del sottosegretario Durigon, che ha la delega alle pensioni. «Con la destra al governo ritorna la stagione dei privilegi della casta che il M5S combatte fin dalla nascita – dicono i capigruppo Francesco Silvestri e Barbara Floridia – Stiamo predisponendo un’interrogazione che presenteremo nelle prossime ore: i dettagli di questa opaca vicenda vanno chiariti in parlamento». Si associa il Angelo Bonelli: «I fatti sono molto gravi – spiega il co-portavoce di Europa Verde – Ricordiamo che l’Enpaia è un ente posto sotto vigilanza del ministero del lavoro, dove Durigon è sottosegretario».
«STO CERCANDO di mantenere la campagna elettorale sui binari di un confronto civile sulle cose da fare – sono le parole del candidato del centrosinistra Alessio D’Amato – Ma è difficile non vedere che ogni giorno vengono fuori casi, problemi, scandali che riguardano i comportamenti di Rocca. E lui non risponde letteralmente mai». La destra parla di attacchi strumentali ma fino a ieri aveva provato a utilizzare una questione immobiliare, dal profilo del tutto diverso, per fare campagna elettorale. Nel mirino era finita la lista Sinistra Verde, aggredita dai giornali vicini alla destra e da politici di primo piano di quello schieramento, non ultimo il vicepresidente del senato Maurizio Gasparri, per aver candidato Maurita Virtù, considerata una delle occupanti dello spazio socioabitativo SpinTime. In quel caso, gli esponenti dello schieramento di Rocca non si erano fatti scrupoli. «Dobbiamo dissequestrare la rappresentanza e portare nelle istituzioni repubblicane le istanze sociali, anche quelle più radicali come Spin Time, perché questo è il modo di combattere il non voto e il disincanto, mettendosi dalla parte dei più deboli – ha rivendicato un’altro candidato nella lista Verdi Sinistra, Claudio Marotta – Qui si combatte per una vita migliore e più degna per tutti. A Spin Time va data una medaglia d’oro per la surroga delle politiche di welfare pubblico che mettono in campo, nonostante le distorsioni cui sono sottoposti».
SEMPRE A PROPOSITO di casa, nei giorni scorsi Matteo Salvini ha annunciato l’obiettivo ambizioso di un nuovo Piano casa per far fronte all’emergenza abitativa. Guarda caso, il progetto investirebbe soprattutto Roma e Milano, i due capoluoghi delle Regioni in cui tra dieci giorni si vota. «Il tema della sofferenza abitativa non è una questione circoscritta a Milano e Roma – commenta il segretario di Unione inquilini Walter De Cesaris – È una condizione che riguarda l’intero paese: 900 mila famiglie in affitto sotto l’indice della povertà assoluta, circa 600 mila famiglie in vana attesa di un alloggio a canone sociale, 150 mila sfratti immediatamente esecutivi, oltre 50 mila senza tetto parlano di una grande questione nazionale che va affrontata strutturalmente». Resta la vistosa contraddizione: il governo con la scorsa finanziaria ha cancellato il fondo sociale affitti per le famiglie in difficoltà e quello per la morosità incolpevole, che era l’ultima risorsa degli enti locali per poter fornire qualche risposta all’ondata degli sfratti.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento