Rocca contro i movimenti per la casa
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Rocca contro i movimenti per la casa

I movimenti di lotta per la casa di Roma ieri hanno occupato per qualche ora l’atrio del palazzo delle giunta della Regione Lazio. Chiedono che venga sbloccato il recupero di […]
Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 luglio 2023

I movimenti di lotta per la casa di Roma ieri hanno occupato per qualche ora l’atrio del palazzo delle giunta della Regione Lazio. Chiedono che venga sbloccato il recupero di Casale De Merode, che ospita dal 2004 più di cento nuclei familiari in emergenza abitativa. Il casale è di proprietà dell’Istituto Romano San Michele, la più grande Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza di Roma. È stato occupato all’epoca dello scandalo denominato «Lady Asl», quando la magistratura ipotizzò l’esistenza di un sistema di corruzione che coinvolgeva anche funzionari pubblici delle Aziende sanitarie locali.

I manifestanti si sono riuniti in assemblea sulle scale che conducono agli uffici e affacciano sull’ingresso del palazzo della giunta. Fino alle 14, quando la polizia è intervenuta per trascinarli di peso fuori dall’edificio. A quel punto è scattata la polemica politica. Il presidente della Regione Francesco Rocca ha paragonato la protesta dei movimenti all’assalto alla sede nazionale della Cgil ad opera dell’estrema destra del 9 ottobre di due anni fa. Poi ha ribadito di essere impermeabile a qualsiasi interlocuzione con i movimenti di lotta per la casa.

La Cgil di Roma e del Lazio ha definito il paragone tra le proteste di ieri e l’assalto al sindacato «forzato, strumentale e pericoloso». «In questa fase di forte sofferenza sociale – spiegano dal sindacato – le istituzioni si adoperino nel dare risposte ai bisogni delle persone».

Proprio oggi, peraltro, il consiglio comunale di Roma comincia a discutere il Piano casa, elaborato anche sulla base del confronto con associazioni, sindacati e movimenti.

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