Parlando agli Stati generali dell’Economia di Forza Italia, ieri mattina a Roma, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha detto che Forza Italia «è l’unico partito che ha sempre avuto il nucleare nel proprio programma», dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, e che «dobbiamo sdoganare il tema del nucleare». Le parole del ministro hanno un chiaro sapore pre-elettorale, poiché parlano agli alleati di governo Fratelli d’Italia e Lega con cui Forza Italia è in competizione, ma contengono anche un indirizzo sulla linea che il governo sta perseguendo.

Rispondendo a un question time giovedì scorso alla Camera dei deputati, infatti, Pichetto Fratin ha delineato una strategia per il ritorno del nucleare in Italia. «A marzo 2024 si è conclusa la prima fase dei lavori della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile (annunciata al Forum Ambrosetti di Cernobbio a settembre scorso, nda), durante la quale si è proceduto a una ricognizione della situazione nazionale e internazionale sul tema. Nelle tre fasi successive si procederà con l’elaborazione di una road map e la definizione di azioni con le relative risorse per incentivare la possibile ripresa dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia attraverso le nuove tecnologie nucleari caratterizzate da elevati standard di sicurezza», ha spiegato.

Il ministro si è poi rivolto alle imprese, dicendo di tenersi pronte a ripartire. «Di non secondaria importanza sarà il coinvolgimento delle capacità industriali del Paese che potranno fornire l’elevata conoscenza accumulata negli anni, dal momento che la filiera industriale italiana è già fortemente impegnata a livello internazionale sia nel campo della fissione che in quello della fusione, in particolare nella produzione di componentistica richiesta da centrali nucleari estere, reattori sperimentali e centri di ricerca. Il loro coinvolgimento risulta fondamentale per far sì che tutta la filiera che gravita intorno al nucleare sia pronta nel momento in cui il quadro regolatorio nazionale consentirà la ripresa delle attività autorizzative», ha concluso.

Che il governo Meloni stia accelerando verso un ritorno dell’energia atomica in Italia è testimoniato pure dall’ultimo numero della rivista dell’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) «Energia, Ambiente, Innovazione», dedicato al «nuovo nucleare». Il giornale contiene interviste ad amministratori delegati di aziende ed esperti impegnati nel settore che spiegano le prospettive di «rinascita nucleare».

Nel giornale c’è anche un articolo del ministro Pichetto Fratin. «L’opinione pubblica sta comprendendo che il no al nucleare, sancito dai due referendum all’indomani degli incidenti di Chernobyl e Fukushima, non ci ha portato vantaggi né sicurezze ma ritardi e rischi ambientali con cui oggi facciamo i conti», ha scritto.