Riforme, la fretta e l’attesa
Il Quirinale
Politica

Riforme, la fretta e l’attesa

Costituzione I saggi partono con intese e distinguo sul bicameralismo. Il governo riduce ancora i tempi e chiede l'urgenza. Ma la procedura gira in tondo aspettando che il Pd decida (a congresso) per il presidenzialismo
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 13 giugno 2013
Ieri dalla mattina alle 10.30 alla sera alle 18.00 c’è stata a Roma, in un palazzo della presidenza del Consiglio, la prima riunione della commissione dei quarantadue «saggi» incaricati di avanzare proposte di riforme alla Costituzione. Quasi una partenza ufficiale del complicato percorso studiato dall’esecutivo per le riforme costituzionali, non fosse che è stata almeno la quinta cerimonia di avvio. A partire dalle dichiarazioni programmatiche di Letta, passando per la relazione del ministro delle riforme alle camere, per la giornata di sedute parallele che senato e camera hanno dedicato all’argomento e finendo con la nomina dei «saggi» e la loro...
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