Non è un estate, e in verità neanche un’annata, particolarmente felice per Hong Kong, piccole e grandi scosse infatti stanno minando non solo i diritti civili degli abitanti dell’ex colonia britannica, ma anche il mondo dell’arte che sempre di più si trova sull’orlo di un pericoloso precipizio. Dopo l’entrata in vigore, lo scorso undici giugno, di un emendamento che permette di censurare film prodotti o distribuiti nel territorio per motivi politici, cioè qualsiasi film che possa «sostenere, promuovere, glorificare, incoraggiare o incitare atti che mettono in pericolo la sicurezza nazionale», qualche giorno fa è stata diffusa un’altra preoccupante notizia. Sono...