Renzi vira a destra, la sindaca Conti lascia Iv: non c’è chiarezza sui valori
Lo strappo La prima cittadina di San Lazzaro era uno dei fiori all'occhiello del Rottamatore. Casus belli: il sostegno al candidato di centrodestra a Genova
Lo strappo La prima cittadina di San Lazzaro era uno dei fiori all'occhiello del Rottamatore. Casus belli: il sostegno al candidato di centrodestra a Genova
C’era una volta la sindaca fiore all’occhiello di Renzi e della sua Italia Viva: Isabella Conti, prima cittadina di San Lazzaro, alle porte di Bologna. O meglio: la sindaca c’è ancora e continua a svolgere il suo lavoro, ma ha lasciato Italia Viva.
Motivo: le scelte del partito di Renzi, che a Genova è entrato da una porticina laterale (alcuni candidati nella lista civica del sindaco) nella coalizione con Lega e Fdi che sostiene il sindaco uscente Marco Bucci. Troppo per una giovane sindaca che viene dal Pd e che con Salvini e Meloni non vuole avere nulla a che fare.
«Se si sta nel centrosinistra e si lavora per far crescere i riformisti è un conto – ha detto in un’intervista a Repubblica – se invece si parla di un polo di centro che può intercettare un po’ di qua e un po’ di là, o addirittura di sostenere il centrodestra in alcuni contesti allora vuol dire non avere un’identità valoriale. A Renzi l’ho detto in tutte le occasioni in cui ho manifestato l’esigenza di una chiarezza di linea politica».
Chiarezza che evidentemente negli ultimi mesi non c’è stata, come conferma il sostegno di Iv a Palermo al candidato centrista Roberto Lagalla, fino a pochi giorni assessore della giunta regionale di Nello Musumeci. «Avere la tessera di un partito ha a che fare con la nostra identità. Con i valori in cui ci riconosciamo», prosegue Conti. «Per questo non ho rinnovato la tessera di Italia Viva. Non si possono fare alleanze sulla base di una convenienza di governo. Quello sì è “governismo purchessia”. Fino a che non c’è chiarezza su questo io non riesco a prendere parte di qualcosa che non so dove sta andando».
Conti nel giugno 2021 era stata candidata da Renzi alle primarie per il sindaco di Bologna, e aveva preso il 40% contro il vincente Matteo Lepore (Pd), che le rende omaggio: «Sta dimostrando coerenza rispetto al suo percorso e ai suoi valori». La decisione ha anche risvolti locali, a partire dalle continue critiche che da Iv arrivano al Pd emiliano e alla giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini.
Un fuoco amico che Conti non apprezza: «Se oggi la dirigenza bolognese di Iv decide di stare dentro una maggioranza insistendo ad attaccarla se ne prenderà la responsabilità politica».
Da Italia Viva dicono che la scelta «era nell’aria da mesi». «Il problema è il sostegno a Bucci a Genova? Conti è salita sul palco della Leopolda cinque minuti dopo Bucci e non pose particolari problemi…», spiegano i renziani bolognesi.
Sotto le due torri si dà come molto probabile il rientro di Conti tra i dem. Lei smentisce: «Non è all’ordine del giorno, no. Io ora resto indipendente e non prendo tessere». Smentisce anche di volersi candidare alle politiche o di mirare a un posto di prestigio in regione. «Faccio la sindaca, ho molto da fare».
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