«Se ce n’era bisogno, è emersa ancora una volta e con ulteriore chiarezza che le autorità egiziane non hanno, né hanno mai avuto, nessuna intenzione di collaborare e si fanno beffe del nostro sistema di diritto». I genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, probabilmente se lo aspettavano. Ieri, davanti al Gup di Roma – ennesima udienza relativa all’omicidio del giovane ricercatore friulano avvenuto in Egitto tra il 25 gennaio e il 2 febbraio 2016 – è comparso il capo dipartimento per gli Affari di Giustizia presso il ministero di via Arenula, Nicola Russo, a cui il magistrato aveva chiesto...