Politica

Referendum, l’impossibile blitz

Governo La consultazione sulla riforma costituzionale a giugno con le amministrative? Renzi ha interesse ad alzare la partecipazione, ma il comitato del no può bloccare la corsa semplicemente chiedendo di raccogliere le firme dei cittadini. La questione già risolta nel 2001 da Amato: non si possono violare i diritti dei promotori
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 15 gennaio 2016
C’è agitazione tra gli avversari della riforma costituzionale, che martedì sarà approvata in seconda lettura dal senato. Al comitato del No si teme che al governo possa riuscire un’ennesima forzatura: la convocazione del referendum confermativo – per il quale Renzi ha interesse a un’alta partecipazione – nello stesso giorno delle prossime amministrative. Una strada impercorribile, per chi conosce la legge del 1970 che regola i referendum; ma la notizia che il segretario generale di palazzo Chigi Paolo Aquilanti abbia «perorato la causa dell’armonizzazione del referendum con le comunali», riferita in aula dal senatore Mario Mauro, spaventa ugualmente. Perché l’abile Aquilanti...
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