In tutte le biografie di Raymond Chandler, incluse quelle di poche righe, viene immancabilmente ricordato che soltanto diciassette persone andarono al suo funerale. L’immagine calza a pennello con il cliché dell’uomo abbandonato dal mondo, il tipico eroe della Generazione Perduta cui in fondo egli apparteneva. E tuttavia, ciò che davvero merita attenzione non è tanto lo sparuto numero dei presenti quel giorno quanto che una buona parte di loro avesse conosciuto il defunto soltanto a distanza: per corrispondenza o leggendo i suoi libri. Chandler non fu mai un compagnone, ma negli ultimi anni, ovvero dopo aver lasciato Los Angeles per...