Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha confermato il successo degli attacchi contro 13 obiettivi Houthi nello Yemen in risposta al lancio di 8 droni Houthi nel Mar Rosso, distrutti a loro volta dalle forze americane. Il giorno precedente, le forze Houthi avevano abbattuto un altro drone statunitense MQ-9 Reaper con un missile antiaereo, segnando il sesto abbattimento di aeromobili americani rivendicato dal gruppo.

La televisione yemenita in streaming Al-Masirah ha mostrato civili feriti e insanguinati all’interno dell’edificio di una stazione radio a Hodeida, e le vittime dei raid anglo-americani che ricevevano cure in un ospedale . Venerdì mattina, un’enorme folla si è radunata in piazza Al-Sabeen nella capitale per partecipare alla marcia con lo slogan: «Con Gaza… avanti, nonostante le sfide». «L’aggressione anglo-americana non ci impedirà di continuare le nostre operazioni militari a sostegno della Palestina, risponderemo colpo su colpo» ha detto il funzionario Houthi Mohammed al-Bukhaiti. E le forze armate dello Yemen, in una dichiarazione all’agenzia Saba, hanno dichiarato: «In risposta agli attacchi criminali delle forze d’aggressione anglo-americane sulla capitale Sana’a e sui governatorati di Hodeidah, che hanno causato 58 morti e feriti, la forza missilistica e la forza navale yemenite hanno effettuato un’operazione militare congiunta contro la portaerei americana USS Eisenhower nel Mar Rosso» (gli Usa invece smentiscono). Il comunicato sottolinea che l’attacco anglo-americano ha preso di mira siti civili come l’edificio della radio di Hodeidah vicino all’ospedale Al-Thawra.

Mentre il primo ministro britannico Rishi Sunak afferma che «gli attacchi sono stati effettuati per legittima difesa contro una minaccia in corso», Teheran – principale alleato degli Houthi – ha condannato il bombardamento. Il portavoce del ministero degli esteri Nasser Kanaani ha scritto in una nota: «I governi degli Stati Uniti e del Regno Unito sono responsabili delle conseguenze di questi crimini contro il popolo yemenita».

Il movimento Houthi, a partire dalla metà di novembre 2023, ha cominciato una serie di attacchi contro le navi commerciali israeliane o dirette verso Israele, come ritorsione per il genocidio israeliano in corso a Gaza, mettendo sotto scacco una delle arterie marittime più importanti del mondo. Gli Houthi sono spesso associati all’Iran per il sostegno politico e militare che ricevono, sostegno che è un fenomeno relativamente recente. Gli yemeniti nutrono una sincera solidarietà nei confronti dei palestinesi, pur perseguendo anche i propri interessi.