Dati allo sbando dopo l’offensiva lanciata dall’esercito nigeriano, i miliziani di Boko Haram tornano a colpire il nord-est del paese e lo fanno nel modo più odioso: almeno due ragazze-kamikaze si sono fatte esplodere domenica scorsa nel più grande campo di rifugiati interni della città di Maiduguri, provocando almeno otto morti e 15 feriti. Ne dà notizia la Cjtf (Civilian Joint Task Force), gruppo di «autodifesa» armato dal governo centrale in funzione anti jihadista. La crisi umanitaria nell’area è aggravata dal rischio fame per 5 milioni di persone.