Gli editoriali di Norma Rangeri sulle amministrative hanno aperto un dibattito sul ruolo e sul “futuro della sinistra” (qui e qui, ndr). Confesso che mi ero ripromesso di astenermi da qualsiasi discussione avesse come titolo il futuro, l’unità, il cantiere della sinistra. E non per sufficienza o arrogante presunzione. La sinistra ha impiegato tempo e energie spropositati alla discussione su se stessa. Non c’è dubbio che questo sia dovuto alla sua debolezza o forse dovremmo dire alla sua lunga crisi. Ma il risultato non cambia. Una discussione in cui inevitabilmente il ripiegamento identitario prende il posto del confronto con la realtà. E...