Racale, un pranzo a colori contro il razzismo
– foto di Giansandro Merli
Italia

Racale, un pranzo a colori contro il razzismo

Racale città antirazzista Hanno partecipato oltre 500 persone, sedute intorno a cinque tavolate lunghe 170 metri. «L'iniziativa nasce da un commento di quello che è accaduto a Lodi. Nonostante non viviamo nell'oro e abbiamo difficoltà di bilancio come tanti comuni, crediamo che garantire un pranzo a tutti i bambini sia un elemento minimo di civiltà», racconta Donato Metallo, giovane sindaco del paese salentino che, prima di rispondere alle domande, si prende qualche minuto per finire di servire le lasagne ai tavoli
Pubblicato quasi 6 anni fa
Racale, 11mila abitanti, 54 km più a sud di Lecce, 34 prima del finis terrae di Leuca. All’ingresso, un cartello con l’arcobaleno: «Racale città antirazzista. La nostra comunità conosce solo una razza, quella umana». La piazza del paese dista 1057 km dalla scuola di Lodi, diventata famosa per i tentativi leghisti di escludere i bambini migranti dalla mensa. In questo spazio racchiuso dai palazzi in pietra leccese, domenica è andato in scena il «Pranzo a colori». Sottotitolo: «Perché noi il pane lo condividiamo». . Già quest’estate, Metallo era balzato agli onori delle cronache nazionali con un’altra iniziativa in controtendenza rispetto...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi