Visioni

Quel mazzolino di marijuana per Ornella Muti

Quel mazzolino di marijuana per Ornella MutiOrnella Muti con il mazzo di fiori e marijuana regalatole da Antonella Soldo da parte del comitato referendario

Sanremo Referendum, l'attrice e co-conduttrice della prima serata della kermesse in favore della legalizzazione della cannabis

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 2 febbraio 2022

Sanremo è il posto migliore per omaggiare con dei fiori di cannabis una celebrità come Ornella Muti che da anni condivide la nostra battaglia per la legalizzazione e che ci ha supportato per raggiungere le oltre 500.000 firme necessarie per il Referendum Cannabis. Per ringraziarla del suo impegno civile e augurale una buona fortuna per la prima serata del Festival, Meglio Legale, da parte di tutto il Comitato Promotore, ha consegnato un mazzo di cannabis all’attrice.

Muti, insieme alla figlia Naike Rivelli, è stata tra le prime a sottoscrivere e promuovere la raccolta firme del referendum. Per questo l’abbiamo omaggiata anche del nastro verde da allacciare al polso diventato il simbolo di oltre mezzo milione di italiani che ora sono in attesa del vaglio del quesito referendario da parte della Corte Costituzionale. Da tempo l’attrice di Risi, Scola, Nuti, Verdone e molti altri, è vicina al tema della legalizzazione. Ha dichiarato più volte di essersi interessata a questa pianta in occasione della malattia della madre, che ne faceva un uso medico per contrastare i forti dolori.

Un’esperienza che l’ha portata alla decisione di aprire in Salento l’Ornella Muti Hemp Club, un’associazione – nata da un’idea della figlia – che aiuta i pazienti che hanno necessità di cannabis medica e fa informazione sul tema. «Legalizzare la cannabis sarebbe la scelta migliore, visto che oggi si ha un giro di spacciatori che vendono droghe molto più pericolose», così ha ribattuto Ornella Muti durante la conferenza stampa dal Casinò in vista di Sanremo 2022 ricordando anche che «i ragazzini vanno in coma etilico continuamente».

Le polemiche non sono tardate ad arrivare, come nel caso del commissario di Vigilanza Rai, Federico Mollicone, di Fd’I, che con toni intimidatori minaccia di depositare un quesito in commissione di Vigilanza per evitare che sul palco dell’Ariston vengano lanciati messaggi impropri sull’uso di sostanze stupefacenti che possano – addirittura – fuorviare il pubblico. Più che sulle censure, la Commissione della Rai dovrebbe vigilare affinché venga fatta una corretta e adeguata informazione sul referendum e più in generale sul tema delle politiche sulle droghe dal servizio pubblico.

71 anni fa Nilla Pizzi vinse la prima edizione del Festival con una canzone che faceva così «Grazie dei fiori… tra tutti quanti li ho riconosciuti». Oggi, ci auguriamo che sia la Rai a riconoscere che è arrivato il momento di aprire un dibattito serio e responsabile sul tema della cannabis in Italia.

* @MeglioLegale

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento