Lavoro

Quasi tre milioni di lavoratori pubblici al voto per scegliere le Rsu

Quasi tre milioni di lavoratori pubblici al voto per scegliere le RsuUna manifestazione di lavoratori pubblici contro il precariato – Foto LaPresse

Al Via la Tre Giorni Elettorale Nel 2018 vinsero Fp Cgil e Flc Cgil. Lunga campagna elettorale. Il caso di Castellammare

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 aprile 2022

Parte oggi la tre giorni di voto per il rinnovo delle Rsu del settore pubblico e della scuola. Quasi tre milioni di lavoratori pubblici eleggeranno le loro Rappresentanze sindacali unitarie.
Nelle ultime elezioni, quelle del 2018, le lavoratrici e i lavoratori aventi diritto al voto furono 2.454.110, distribuiti su un totale di 19.239 posti di lavoro. L’affluenza al voto superò il 75 per cento, un dato altissimo che dovrebbe spingere le confederazioni a proporre Rsu day anche nel settore privato in modo da mobilitare i lavoratori e creare discussione sui temi del lavoro in tutta la società.
Le liste presentate dalle categorie della Cgil, la Fp, Funzione Pubblica, e la Flc, Federazione dei lavoratori della conoscenza, furono prime nei rispettivi settori nel 2018, ottenendo quasi mezzo milione di voti. La segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino ha rilanciato lo slogan «Facciamo quadrato» sostenendo «la difesa attraverso la contrattazione per la tutela delle condizioni di lavoro», mentre la Flc Cgil rilancia con lo slogan «con i diritti vai sul sicuro».
Ma la concorrenza di Cisl e Uil, così come del sindacalismo di base (l’Usb è molto forte nel settore pubblico), senza dimenticare i sindacati autonomi che puntano a raggiungere la soglia di rappresentanza.
Il voto va alle organizzazioni: si esprime sul simbolo della lista. Nelle sedi e luoghi di lavoro fino a 200 elettori la scheda conterrà anche i nominativi delle candidate e dei candidati di ciascuna lista e si potrà esprimere una sola preferenza, tracciando una croce sul nome.
Nelle sedi e luoghi di lavoro con più di 200 elettori è invece consentito esprimere fino a due preferenze scrivendo il nominativo dei candidati prescelti.
La campagna elettorale è stata lunga e dura, non senza episodi gravi come quello accaduto in Campania. Al Comune di Castellammare la Fp Cgil ha chiesto al prefetto di Napoli di bloccare il voto dopo la denuncia dell’assegnazione «a dipendenti iscritti ad una sola organizzazione sindacale» di 17 incarichi di specifiche responsabilità «con annessi emolumenti economici fino a 3000 euro annui, cifra massima assegnabile dal contratto nazionale di lavoro, da parte di un dirigente non più attualmente in organico, a poche ore dalla propria decadenza.
Ieri sono arrivati gli appelli al voto di tutti i leader confederali. Maurizio Landini ha sottolineato come «questa lunga maratona ci ha permesso di riconetterci con tutti i lavoratori pubblici. È il momento di praticare democrazia, partecipando. E rafforzare il vostro lavoro e la democrazia votando le liste della Cgil».
Il segretario della Cisl Luigi Sbarra chiede di «sostenete i nostri candidati per far vincere la linea responsabile ed autonoma della Cisl nei luoghi di lavoro».
Per Pierpaolo Bombardieri «scegliere la Uil vuol dire dare fiducia ad una comunità che ha una visione di insieme su una società che cambia e che rinnova i propri bisogni. Mettiamo al centro le persone, sempre».
L’Usb punta molto «sulla lotta al precariato, sul salario europeo e su reinternalizzare i servizi».

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