In linea d’aria tra Lysychansk e Belgorod ci sono appena un centinaio di chilometri. La prima, città ucraina nel cuore di Luhansk, pieno Donbass; la seconda, città russa a due passi dal confine con il paese invaso dalle truppe del Cremlino 131 giorni fa. NELLE ULTIME 48 ore sono state luogo militare e simbolico dell’andamento di una guerra sempre più incancrenita: Lysychansk è definitivamente caduta dopo il ritiro (strategico, dice Kiev) delle truppe ucraine, nelle stesse ore in cui missili ucraini piovevano su Belgorod uccidendo almeno tre persone, segno sia del netto miglioramento dell’arsenale bellico a disposizione del presidente Volodymyr Zelensky,...