Proteste contro la Co2 dei nababbi degli Hamptons
Stati uniti Manifestazioni ambientaliste per chiudere l'aeroporto di South Fork
Stati uniti Manifestazioni ambientaliste per chiudere l'aeroporto di South Fork
Gli Hamptons sono uno dei luoghi di vacanza più esclusivo degli Stati uniti, a est di New York City nella punta estrema di Long Island. Lo si può raggiungere in macchina, treno, autobus, ma i mezzi più amati dai super ricchi che lo frequentano sono gli elicotteri e gli aerei privati, tanto che il suo aeroporto South Fork è più frequentato da velivoli privati che commerciali. Questo rende l’aeroporto degli Hamptons una fonte notevole di emissioni inquinanti, e dopo settimane di tensioni, in un’estate di temperature da record e fenomeni atmosferici estremi, si stanno susseguendo le manifestazioni di protesta per farlo chiudere.
Un gruppo di organizzazioni locali ha iniziato a collaborare con i membri della Shinnecock Indian Nation, una tribù di nativi americani riconosciuta a livello federale che ha sede proprio nell’area degli Hamptons, e singoli individui tra cui l’ereditiera ambientalista Abigail Disney, nipote di Walt, dando vita a una serie di azioni di «disobbedienza civile non violenta e di blocco aeroportuale» per «impedire arrivi e partenze di aerei privati all’aeroporto e sensibilizzare sulle immense emissioni di Co2 per ogni viaggio aereo privato».
I super privilegiati contribuiscono allo spreco e all’inquinamento globali in modo sproporzionato rispetto al resto della popolazione, e gli aerei privati sono un esempio lampante. Secondo gli studi i jet privati inquinano per passeggero fino a 14 volte più dei voli commerciali. Un rapporto dell’Environmental Protection Agency ha rilevato che nel 2022 l’utilizzo di aerei civili non commerciali ha prodotto negli Usa tante emissioni quanto tutti i viaggi di linea.
Le azioni di disobbedienza civile a South Fork sono terminate con 14 arresti, fra cui quello di Disney che durante il sit in ha dichiarato alla stampa: «Ho volato su aeroplani privati. Sono adorabili, è molto difficile rinunciarvi, ma alle fine ho capito e sono tornata a volare su voli commerciali, e so che anche così non dovremmo nemmeno volare tanto quanto facciamo. È tempo di assumerci la responsabilità del danno che abbiamo causato».
Da quando, 10 anni fa, a fare da taxi volanti sono arrivati dei nuovi modelli di elicotteri rumorosissimi, South Fork è diventato terreno di scontro – paradossale – fra miliardari e milionari: questi ultimi hanno le loro ville vicino all’aeroporto e mal sopportano il livello di inquinamento acustico prodotto dai super ricchi che risiedono vicino ala spiaggia. «È scandaloso quanto siano incuranti – ha dichiarato Larry, 78 enne imprenditore newyorkese – Qua si arriva da New York City, e non capisco perché non possano farlo in macchina con l’autista come tutti gli altri».
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