L’attenzione della politica Usa si è spostata verso il sud per seguire le primarie in Georgia, Alabama, Arkansas e Texas in vista del midterm di novembre, ma questo voto va al di là delle politiche locali, oltre ad essere la misura di quanto potere abbia ancora Donald Trump sul partito repubblicano.
Mentre scriviamo non sono ancora stati chiusi i seggi e non ci sono i risultati, l’attenzione è concentrata in special modo sulla Georgia, dove, dopo anni di sconfitte, lo scorso ciclo elettorale ha visto il Senato passare ai dem, e dove l’ex stella del football Herschel Walker sembra destinato a vincere la nomination del Gop per cercare di riconquistare il seggio togliendolo al senatore democratico Raphael Warnock, il prossimo novembre.

IN GEORGIA IL GOP controlla tutti gli uffici costituzionali, eppure le sue primarie sono state convulse e costosissime, grazie anche all’opera divisiva di Trump. Nella corsa per la carica di governatore, l’attuale capo del governo Gop Brian Kemp, che alle ultime elezioni si era messo contro The Donald, si è confrontato con l’ex senatore David Perdue, sostenuto da Trump.

IL RANCORE del tycoon nei confronti di Kemp e degli altri repubblicani della Georgia che nel 2020 si erano rifiutati di ribaltare i risultati delle elezioni a suo favore (e hanno contrastato la Big Lie, secondo la quale Trumpaveva vinto), ha già avuto implicazioni pesanti, contribuendo alla perdita dei 2 seggi al Senato. Chiunque sia il candidato Gop per il posto di governatore, a novembre si troverà faccia a faccia con Stacey Abrams, stella del partito democratico, in grado di creare mobilitazioni che determinano l’esito del voto. Dopo la sconfitta contro Kemp nel 2018, Abrams è salita alla ribalta nazionale e non è più un’outsider con poco seguito al di fuori della Georgia, visto anche il ruolo chiave giocato nelle presidenziali del 2020 con una campagna elettorale per Biden strutturata capillarmente e che ha portato alle urne un numero record di persone, e Biden alla Casa bianca. Anche in queste primarie il voto anticipato per il midterm, che tradizionalmente è un termometro dei democratici, ha raggiunto livelli record, con più di 800.000 schede scrutinate prima della giornata elettorale, e questo è senza dubbio un risultato di Abrams.

ANCHE PER IL RUOLO di Segretario di Stato in Georgia c’è stato uno scontro a destra fra Brad Raffensperger, che nel 2020 ha certificato il risultato elettorale andato a favore di Biden, rifiutandosi di assegnare la Georgia a Trump, e Jody Hice, appoggiato dall’ex presidente. Hice, il 6 gennaio 2021, durante il conteggio dei voti del Collegio elettorale, si era opposto ai risultati delle elezioni del 2020, e tuttora continua a spingere le narrazioni di frodi elettorali.

In Texas la corsa più importante è stata quella per il posto di procuratore generale per il quale si era candidato un altro George Bush: George P. Bush, nipote dell’ex presidente George W. Bush, che si è opposto a Ken Paxton, candidato con alle spalle più vittorie ma che sta affrontando una serie di accuse, incluse quelle per corruzione. Trump ha dato il suo endorsement a Paxton cercando di dare un altro colpo alla dinastia politica dei Bush, dopo la batosta a Jeb nelle primarie presidenziali del 2016.

IN ALABAMA c’è stata una corsa a 3 per le primarie Gop per sostituire il senatore repubblicano Richard Shelby, che si sta ritirando. Fino all’ultimo nessuno sembrava vicino al 50% dei voti, ma Katie Britt, che lavorava per Shelby, aveva un leggero vantaggio nei sondaggi sul veterano dell’esercito Mike Durant, e sul deputato Mo Brooks. Trump aveva dato l’endorsement a Brooks ma l’ha revocato, dopo che il deputato ha dichiarato che era tempo di superare le elezioni del 2020 e guardare al futuro.