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Primarie a Bologna, i vertici dem contro i ribelli pro-Conti: «Più rispetto per i militanti»

Primarie a Bologna, i vertici dem contro i ribelli pro-Conti: «Più rispetto per i militanti»Isabella Conti, in corsa alle primarie per il sindaco di Bologna – Lapresse

Caos nel Pd Tra i renziani del Pd cresce il sostegno alla candidata di Iv. In bilico anche Gualmini. Il segretario Tosiani: non si vota per candidati di altri partiti

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 aprile 2021

Il Pd di Bologna sull’orlo di una crisi di nervi. Se l’obiettivo di Renzi, lanciando la candidatura di Isabella Conti, era quello di spaccare il suo ex partito, si può dire che finora c’è riuscito. Ieri, come anticipato dal manifesto, un assessore dem della giunta di Virginio Merola, il titolare del Lavoro Marco Lombardo, si è schierato per la renziana alle primarie del 6 giugno.

Altri ex renziani si stanno muovendo nella stessa direzione. «Sono il primo a farlo, non sarò l’ultimo», assicura Lombardo, che è considerato molto vicino all’europarlamentare ed ex vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini. Che, interpellata sulle primarie bolognesi, risponde: «Non ho ancora deciso chi sostenere». Se anche lei (che era stata tra i papabili candidati sindaco) dovesse schierarsi per la sindaca di San Lazzaro, nel Pd la voragine sarebbe davvero grossa.

Ieri il partito, che sostiene al candidatura di Matteo Lepore, ha preso le prime contromisure. Il segretario della potente federazione bolognese, Luigi Tosiani, insieme a quello regionale del Pd, Paolo Calvano, sono intervenuti con un cartellino giallo: «I nostri iscritti e militanti meritano rispetto e lealtà da parte di chi ricopre incarichi istituzionali e di partito». «Tutti i dirigenti sono i primi ad essere in debito con loro», spiegano i due dirigenti del Pd. «Per questo crediamo che sostenere alle primarie candidati che non appartengano al campo del Pd, ma siano invece legittima espressione di un altro partito, significhi non riconoscere il valore della nostra che è e si sente una comunità vera».

E del resto lo statuto del Pd prevede che gli iscritti sostengano i candidati del partito «alle cariche istituzionali ai vari livelli». Non c’è un riferimento preciso alle primarie, nel caso si porrà un problema di interpretazione della norma. Lombardo, in ogni caso, ha già messo a disposizione le sue dimissioni dal partito. Dimissioni dal Pd, non dalla carica di assessore. E avverte: «Sento parlare di espulsioni, ma sconsiglio vivamente di intraprendere questa strada…».

E ricorda come nel 2011 la parlamentare prodiana Sandra Zampa sostenne alle primarie Amelia Frascaroli, che era la candidata di Sel, senza subire procedimenti disciplinari. E poi il caso è tutto politico, difficilmente risolvibile con le carte bollate. Piergiorgio Licciardello, consigliere comunale, a lungo presidente della direzione Pd, spiega: «È triste e imbarazzante la minaccia di ricorso ai probiviri per chi scegliesse di sostenere Isabella. Tutti i candidati alle primarie sono espressione del centrosinistra».

Licciardello fa parte di una componente cattolica, che fa riferimento al consigliere regionale Giuseppe Paruolo. La richiesta è chiara: libertà di voto «per scegliere alle primarie la candidatura migliore per vincere le elezioni vere».

Conti sui social incassa con soddisfazione: «In ogni casa c’è una crepa. Ed è da lì che entra la luce». Il sostegno di amici del Pd, prosegue, «mi fa sperare in una stagione nuova nella quale ritrovarci insieme non sulla base delle etichette o dei simboli, ma in virtù di una più profonda comunione di intenti, per Bologna».

Base riformista, la corrente ufficiale degli ex renziani che sostiene l’assessore Alberto Aitini, per ora resta ferma sulle posizioni. Aitini non si ritira dalla corsa ma spiega: «Non considero Isabella Conti un’avversaria, stiamo dalla stessa parte politica».

Sullo sfondo resta l’attesa per un pronunciamento chiaro del governatore Stefano Bonaccini, che finora è rimasto neutrale. Mentre circola la voce di una lista di iscritti e dirigenti dem pronti a uscire allo scoperto per Conti. E i nervi sono sempre più tesi.

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