Oggi sarà pubblicato sui quotidiani nazionali e su quelli siciliani e calabresi, oltre che sui siti della Regione Calabria, della Regione Siciliana e della società «Stretto di Messina», l’avviso di avvio del procedimento per iniziare gli espropri, legittimati in base a una «pubblica utilità». Si tratta di un atto conseguente all’approvazione del progetto aggiornato e definitivo del Ponte sullo Stretto, la mega-opera cara a Salvini e al suo governo, battaglia storica del berlusconismo nell’ultimo trentennio. La stessa società «Stretto di mmessina» aprirà «Sportelli informativi» sia a Messina che a Villa San Giovanni. Per 60 giorni a partire dall’8 aprile, chi si vedrà espropriato potrà rivolgersi per l’assistenza a vari numeri di telefono, ad esempio questo: 06.85826210.

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«Faremo azioni legali congiunte per tutelare il territorio e per permettere alle persone di restare nelle proprie abitazioni – ha detto Daniele Ialacqua della Rete No Ponte – Davanti agli sportelli faremo dei sit in giornalieri e affiancheremo queste persone e i loro legali, non li lasceremo soli e non permetteremo che vengano raggirati». «Noi faremo di tutto per impedire la costruzione – ha detto l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, storico esponente dei «No Ponte» – Abbiamo studiato queste cose per più di 20 anni, e più passa il tempo più siamo convinti che sarebbe una follia». «Sull’area dello Stretto abbiamo dimostrato di essere la maggioranza. Non scende mai così tanta gente in piazza come quando organizziamo le manifestazioni contro il Ponte. Facciano una manifestazione per il ‘sì Ponte’, e poi vediamo quanti scendono in piazza».

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Il progetto del Ponte sullo Stretto è stato al centro di un esposto presentato dal coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli e sottoscritto dalla segretaria del Partito democratico Elly Shlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. Nel documento, i parlamentari chiedono che si indaghi sui fondi e sul progetto dell’opera la cui relazione, più volte richiesta dal deputato Bonelli, è stata negata.

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Il progetto prevede una campata unica di 3,3 chilometri e una lunghezza complessiva di 3,6. Sono previste opere stradali e ferroviarie tra le quali ci sono 40 chilometri di raccordi. L’80 per cento di queste opere avrà bisogno di gallerie per essere sviluppate. Il costo iniziale del Ponte si aggirava intorno agli 8,5 miliardi nel 2011, mentre oggi sale a 13,5 miliardi, più un altro miliardo di opere accessorie.