Il faccendiere Enzo Pisicchio e l’imprenditrice coindagata Giacoma Punzo, per far ottenere un primo finanziamento di 3 milioni (su 6 complessivi) alla società veneta Nir avrebbero «sfruttato e vantato relazioni esistenti con Antonio De Vito e Cosimo Borraccino, all’epoca rispettivamente direttore generale della società regionale Puglia Sviluppo e assessore pugliese allo Sviluppo Economico»: questa la tesi degli investigatori. Borraccino non è indagato (così come De Vito) e ieri ha negato di aver concesso vantaggi, alle ultime regionali si è candidato con il partito dei Pisicchio, Senso Civico, ma non è stato eletto, tuttavia è stato nominato dal governatore Michele Emiliano...