Pierre Michon è universalmente conosciuto per quel piccolo capolavoro intitolato Vite minuscole (pp. 204, € 12,00) che Adelphi ha da poco riproposto in edizione economica nella superba traduzione di Leopoldo Carra, aggiungendo una nota in quarta di copertina firmata da Claudio Magris che parla al riguardo di «oscure file di antenati che riemergono per poi riscomparire». L’autore francese, nato a Les Cards, nella Creuse, esordì con questo libro poco meno che quarantenne nel 1983, rovesciando il genere della biografia romanzata che, secondo la tradizione, deriverebbe da Plutarco per approdare a Schwob, attraverso un tortuoso itinerario che annovera Svetonio e le...