Fra le motivazioni del Nobel ricevuto da Peter Handke nel 2019, figura quell’«ingenuità linguistica» grazie alla quale lo scrittore austriaco è stato in grado di «esplorare il perimetro e la specificità dell’esperienza umana». Presupposti che si concretano alla perfezione in La mia giornata nell’altra terra Una storia di demoni (ottima traduzione italiana di Alesssandra Iadicicco, Guanda, pp. 96, € 14,00). «Ingenuità linguistica», «perimetro» e «specificità dell’esperienza umana» costituiscono, infatti, i pilastri che sorreggono l’impianto narrativo di questa Dämonengeschichte, come recita il sottotitolo del testo. È proprio in questa indicazione, una «storia di demoni», che va cercata la chiave interpretativa di...