La scheda è semplice, solo due riquadri, appena due nomi. Stefano Bonaccini o Elly Schlein? Ma è una semplicità che inganna, perché i tanti o pochi che oggi parteciperanno alle primarie aperte del Pd non voteranno direttamente per il segretario o la segretaria del partito. Voteranno per eleggere i seicento componenti dell’Assemblea nazionale del Pd. Chi ha più delegati viene proclamato segretario, così dice lo statuto (articolo 12, comma 11). Un sistema che ricorda quello delle presidenziali degli Stati uniti. Centrato sulle liste bloccate di candidati, elenchi precompilati che in ogni collegio i due front runner Bonaccini e Schlein cercheranno...