La fibrillazione immaginifica della nuova Unione Sovietica, il suo vigore rivoluzionario e iconoclasta, gli infiniti tormenti (non soltanto artistici) della sua rigogliosa classe culturale, sembrano condensarsi in questo scatto, databile alla fine del 1928, che ritrae Dmitrij «Mitja» Shostakovich al pianoforte, chino su di lui Vsevolod Mejerchol’d, in piedi a sinistra Vladimir Majakovskij e accanto Aleksandr Rodchenko. Di lì a qualche mese – il 13 febbraio,1929 – La cimice, pièce teatrale in cinque atti e nove quadri, alla quale tutti i personaggi presenti nella foto avevano contribuito a vario titolo, debutterà a Mosca. Poco meno di un mese prima, Trockij...