Partite Iva, equo compenso esteso a chi lavora con la P.A.
Lavoro autonomo Il dubbio di Maurizio Del Conte (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - Anpal): "E' stata scelta la soluzione più facile, aggiungendo un comma, ma credo che questo creerà problemi di attuazione"
Lavoro autonomo Il dubbio di Maurizio Del Conte (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - Anpal): "E' stata scelta la soluzione più facile, aggiungendo un comma, ma credo che questo creerà problemi di attuazione"
La commissione Bilancio al Senato ha approvato un emendamento che introduce l’equo compenso a tutte le partite Iva, anche quelle non iscritte a un ordine professionale. Oggi il Senato dovrebbe approvarlo nel Dl fisco con una fiducia. Misura inizialmente prevista per i soli avvocati, l’equo compenso è stato esteso formalmente ai lavoratori autonomi nei rapporti con la pubblica amministrazione, oltre che con i committenti privati. Sembra che abbiano vinto tutti: dal Pd agli alfaniani, dalle associazioni di categoria dei lavoratori autonomi alla Cgil.
«ERA UN IMPEGNO preso con tutti i professionisti per sradicare il caporalato intellettuale» ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando. A fargli eco il titolare dell’Agricoltura Maurizio Martina: «Il Pd traduce gli impegni in fatti». «Grati» a governo e forze politiche si sono detti i presidenti del Cup (Comitato unitario delle professioni) e Rtp (Rete delle professioni tecniche) Marina Calderone ed Armando Zambrano. I vertici degli ordini avevano promosso il 30 novembre a Roma una manifestazione per ottenere l’approvazione della misura. Ieri hanno cambiato il senso dell’iniziativa: la manifestazione servirà a «rivendicare» il risultato ottenuto. A «rallegrarsi» ieri è stato anche il numero uno dei commercialisti Massimo Miani perché la Pubblica amministrazione sarà così «garante dell’equo compenso». «Siamo stati ascoltati – ha aggiunto il coordinatore nazionale di Alternativa popolare Maurizio Lupi – Impegno mantenuto. Abbiamo fatto una battaglia in questi mesi».
«LA SODDISFAZIONE espressa dal mondo associativo del lavoro autonomo conferma che abbiamo avuto ragione fin dall’inizio. Ora sarà necessario estendere realmente i parametri a tutti i non dipendenti» ha detto la Cgil Nazionale che avanza un’altra richiesta: i parametri non siano stabiliti dal legislatore, ma siano il frutto di «accordi tra i soggetti sociali che rappresentano lavoratori autonomi e imprese».
UN DUBBIO SOSTANZIALE, l’unico, è stato avanzato da un personaggio di peso nelle politiche del lavoro in Italia: Maurizio Del Conte, il presidente dell’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro): «Andrò controcorrente rispetto alle dichiarazioni favorevoli che arrivano da più parti – ha detto – ritengo che la norma sull’equo compenso abbia avuto un percorso pasticciato: è partita comprendendo i soli avvocati, e non credo avesse senso fare la norma solo per gli avvocati. Si è di notte, poi, scelta la soluzione più facile, aggiungendo un comma, ma credo che questo creerà problemi di attuazione. È un passo in avanti. Forse, si potrà lavorare per migliorare la norma».
IL DECRETO FISCALE prevede anche una stretta sul reato di stalking, bollette di Tlc e pay tv che tornano mensili e un «pacchetto sisma» che rafforza gli interventi per il Centro Italia, per Ischia e per i territori colpiti in passato. Il Dl fisco, collegato alla manovra, andrà alla Camera. Il relatore Silvio Lai ha annunciato un passaggio «blindato». La Commissione Bilancio promette di chiudere i lavori entro il primo dicembre
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