La scelta di Paola R., bolognese di 89 anni affetta da una grave forma di Parkinson, che si è fatta accompagnare da due volontarie dell’associazione Soccorso civile in un clinica svizzera dove ieri è morta suicida, «è maturata nel tempo», come ha spiegato l’anziana signora in una nota lasciata all’associazione Luca Coscioni. La malattia è stata spietata con lei, ma Paola non era «tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale», requisito richiesto dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019, emessa sul caso Cappato/Dj Fabo, per poter avere accesso al suicidio assistito in Italia. Finora, il primo e unico caso è...