Oltre 100 associazioni hanno aderito alla mobilitazione che si terrà oggi a Palermo per contestare la conferenza internazionale organizzata dal governo italiano a 20 anni dall’entrata in vigore della Convenzione Onu contro la criminalità transnazionale.
Al vertice ufficiale parteciperanno delegazioni da 34 paesi. Sono attesi gli interventi dei ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interno). Quest’ultimo ha incontrato ieri nel capoluogo siciliano gli omologhi di Libia e Tunisia.
E proprio la cooperazione in funzione anti-migranti con questi paesi sarà al centro della protesta che sfilerà in corteo. «Accordi come quello siglato con la Libia non contrastano la criminalità organizzata ma la favoriscono, finanziando direttamente autorità e milizie accusate di crimini contro l’umanità – scrivono gli organizzatori – Accordi come quello con la Tunisia, legittimano prove di dittatura e destabilizzano i paesi».
Critiche anche all’uso dell’aula bunker intitolata a Falcone e Borsellino: «Strumentalizzano l’immagine di Palermo come simbolo della lotta alla mafia ma in quella sede verranno discussi nuovi accordi internazionali che serviranno solo a produrre violazione del diritto e dei diritti, militarizzazione e segregazione».
L’appuntamento è in via Emerico Amari alle 16.