A un anno esatto di distanza dalla finzione elettorale con cui si è garantito il sesto mandato alla guida del Bielorussia, Alexander Lukashenko ha voluto affermare il totale controllo sullo stato attraverso un interminabile comizio tv. Otto ore consecutive di diretta, durante le quali il presidente era circondato da fedelissimi ministri che sostenevano, documenti alla mano, il valore delle sue dichiarazioni, a tratti surreali. A cominciare dalla risposta violenta contro gli oppositori. «La repressione non c’è stata e non ci sarà mai», ha detto Lukashenko: «Non ce n’è alcun bisogno, sarebbe solo un male. Non mi sono sparato a una...