Open AI, contratti illegali per silenziare i whistleblower
Big data e IA OpenAI, la compagnia di intelligenza artificiale che produce Chat Gpt, fa firmare ai suoi dipendenti degli accordi di non divulgazione che violano i loro diritti federali ai sensi del Whistleblowers […]
Big data e IA OpenAI, la compagnia di intelligenza artificiale che produce Chat Gpt, fa firmare ai suoi dipendenti degli accordi di non divulgazione che violano i loro diritti federali ai sensi del Whistleblowers […]
OpenAI, la compagnia di intelligenza artificiale che produce Chat Gpt, fa firmare ai suoi dipendenti degli accordi di non divulgazione che violano i loro diritti federali ai sensi del Whistleblowers Protections Act, emanato per proteggere gli informatori che vogliono comunicare alle autorità federali delle attività illecite commesse dalle compagnie per cui lavorano.
E sono proprio dei whistleblower di OpenAI ad aver inoltrato una lettera alla Securities and Exchange Commission in cui denunciano il bavaglio imposto loro dalla compagnia tech.
Se parlano – in questo caso dei gravi rischi che le tecnologie sviluppate a OpenAI rappresentano per la società – la violazione dell’accordo di riservatezza li espone perfino al rischio di provvedimenti penali. «Questi contratti – ha detto al Washington Post uno degli anonimi informatori – mandano il messaggio per cui gli impiegati non devono parlare con le agenzie federali. Non credo che le compagnie di Ia possano sviluppare tecnologie sicure e nell’interesse pubblico se si fanno scudo dal dissenso e dallo scrutinio delle loro azioni».
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