Almeno metà degli elettori ha assistito attonita alla spudorata beatificazione – l’unto nazionale, ha titolato il manifesto -di un condannato in via definitiva per reati fiscali, in fuga più volte da processi, enumerati con protervia come prova di persecuzione, che ha portato un colpo mortale al ruolo del parlamento, e delle istituzioni della Repubblica, facendo approvare dalle Camere il documento che affermava che Ruby era la nipote di Mubarak. Una menzogna, poi derubricata a goliardata a fronte della verità. Ridurre il voto dei parlamentari ad un pronunciamento dei capigruppo ne era la conseguenza, puntando ad un Presidente del Consiglio capo...