Il rumore delle motoseghe si è levato di sorpresa dal bosco di Ronco, nel silenzio delle 6.45 del mattino, seguito poco dopo dai tonfi sordi dei primi alberi abbattuti da un drappello di operai che agiva in assenza di recinzioni, cartelli, indicazioni. «Un’azione criminale anche in termini di sicurezza» commenta Giancarlo Gazzola di Mountain Wilderness, fra gli ambientalisti accorsi sul posto appena si è sparsa la voce che, all’insaputa di tutti, avevano cominciato a tagliare. «Non c’era nessuna delimitazione e segnalazione dell’operazione in corso, chiunque poteva attraversare l’area di taglio e ritrovarsi sotto un albero in caduta. Abbiamo comunicato questa...