Benyamin Netanyahu le ha tentate tutte in queste ultimi giorni pur di impedire la nascita di quello che in Israele chiamano il «governo del cambiamento», dove per cambiamento si intende senza di lui per la prima volta in 12 anni. Ha provato a strappare alla maggioranza un paio di deputati di destra poco convinti dalla composizione eterogenea della coalizione (otto partiti) messa in piedi dal centrista Yair Lapid e dal nazionalista religioso Naftali Bennett. Ha proposto al ministro della difesa Benny Gantz di occupare «subito e per tre anni» la poltrona di primo ministro in cambio della formazione di un...