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Offese ai transgender, Bloomberg entra in scena

Offese ai transgender, Bloomberg entra in scenaL'ex sindaco di New York Michael Bloomberg – LaPresse

Stati uniti Primarie democratiche verso il Super Tuesday del 3 marzo, si vota in 14 Stati. Ci sarà anche il miliardario: scovato un video di un anno fa in cui propone i peggiori cliché della destra

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 febbraio 2020

L’ex sindaco di New York Michael Bloomberg è stato ammesso e ha partecipato al dibattito dei candidati alle primarie democratiche per le elezioni presidenziali. Bloomberg ha adottato una strategia inusuale, saltando il voto in Iowa e in New Hampshire così come quello in Nevada e South Carolina, per entrare in scena direttamente al super Tuesday, il 3 marzo, quando si voterà contemporaneamente in 14 stati.

Finora non era comparso nei dibattiti tv per affrontare i suoi avversari, ma con l’avvicinarsi del super Tuesday il suo profilo viene scandagliato con sempre più attenzione e quello che ne viene fuori spesso non è per nulla edificante.

Dopo le registrazioni delle affermazioni razziste in difesa del suo discusso provvedimento di Stop and Frisk, ferma e perquisisci, applicato a New York e che aveva come target le comunità afroamericana e ispanica, ora deve vedersela con un video del 21 marzo 2019 diffuso da Buzzfeed dove si vede il miliardario riferirsi alle persone transgender usando il pronome «It», esso, dedicato agli oggetti. Non pago,Bloomberg ha parlato di una donna transgender come di «un ragazzo con un vestito (da donna)» che vuole usare «gli spogliatoi delle ragazze».

Quello che fa Bloomberg è abbracciare il cliché conservatore per cui i diritti dei transgender sono tossici per i candidati alla presidenza che cercano di conquistare il voto dell’americano medio che non vive sulle due coste, tradizionalmente più spregiudicate.

Commenti simili Bloomberg li aveva già fatti nel 2016: aveva affermato che i democratici in corsa per la Casa bianca avrebbero dovuto battere un sentiero moderato per fare appello agli Stati interni, in particolare «evitando le chiacchiere sulle persone transgender».

Nel marzo 2019 il miliardario aveva chiarito che tutto lo spettro di posizioni liberal dei dem li penalizzerebbe inutilmente: «Se vai in mezzo al paese la gente pensa che se la tua conversazione durante le presidenziali verte sul fatto che un ragazzo che indossa un vestito può andare negli spogliatoi delle donne con la loro figlia…questa non è una formula vincente per la maggior parte delle persone, che si preoccupano dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, della sicurezza e di tutto quel genere di cose».

Come se i transgender non venissero toccati da questi temi e come se i loro diritti basici possano essere facilmente sacrificati in quanto futili.

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