Nuovi soccorsi della Mare Jonio e Sea Eye 4
Migranti Mediterranea salva 58 persone in zona Sar tunisina, in mare da 22 ore con il motore in avaria. L'ong tedesca 22 persone costrette a lanciarsi in acqua
Migranti Mediterranea salva 58 persone in zona Sar tunisina, in mare da 22 ore con il motore in avaria. L'ong tedesca 22 persone costrette a lanciarsi in acqua
La nave Mare Jonio, della Ong Mediterranea Saving Humans, ha completato ieri mattina il salvataggio di 58 persone migranti in zona Sar tunisina. L’imbarcazione si trovava in mare «da 22 ore, con il motore in avaria senza acqua né cibo». La segnalazione era arrivata a Mediterranea da Alarm Phone, l’Ong che mette a disposizione un numero di emergenza disponibile in caso di situazioni di pericolo sulle rotte del Mediterraneo. Al momento della segnalazione, la Mare Jonio si trovava a circa 10 ore di navigazione dal luogo del soccorso. «È stata una notte drammatica, pensavamo di non fare in tempo – ha spiegato Luca Casarini, fondatore di Mediterranea -. L’imbarcazione era partita da Zuara, in Libia, li abbiamo potuti soccorrere solo questa mattina (ieri ndr) a causa del buio. Ora si trovano a bordo e sono tutti salvi, sebbene molto provati». La nave è diretta verso Trapani, dove dovrebbe arrivare giovedì.
La Mare Jonio era partita il 9 ottobre dallo stesso porto di Trapani, dopo che il 17 settembre scorso era stata costretta da un’ispezione straordinaria a sorpresa, ordinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, a sbarcare le attrezzature di soccorso. La Ong ha ottemperato alle richieste per non correre il rischio di vedersi revocato il certificato di idoneità necessario alla navigazione. «Sono le persone che salvano le persone, siamo in ogni caso pronti a rispondere alle situazioni di pericolo» aveva commentato Sheila Melosu, capomissione a bordo della nave, spiegando la decisione di salpare in ogni caso.
La missione, la diciannovesima della Mare Jonio, è stata resa possibile dal sostegno della Flai Cgil e dedicata alla memoria di Giacomo Gobbato, l’attivista di Marghera ucciso il 20 settembre scorso nel tentativo di sventare una rapina. «Con Jack. Non ci volteremo mai dall’altra parte» sono le parole che si leggono sulla fiancata della Mare Jonio. Secondo l’Oim (Organizzazione Internazionale delle migrazioni) dall’inizio dell’anno fino al 12 ottobre sono stati 522 i morti e 731 i dispersi sulla rotta del Mediterraneo centrale. Oltre 18mila invece le persone intercettate e riportate in Libia.
Nel pomeriggio di domenica la tedesca Sea-Eye 4 ha soccorso 22 persone che erano state costrette a lanciarsi in acqua da un’imbarcazione in movimento. Ora la nave si dirige verso Bari dove dovrebbe arrivare sempre nella giornata di giovedì. Oggi invece dovrebbe sbarcare a Ravenna la Ocean Viking della Ong francese Sos Mediterranèe dopo nove giorni di navigazione, con a bordo 47 persone soccorse in zona Sar libica. Altre 36 persone migranti sono invece arrivate a Crotone venerdì scorso, dopo essere state tratte in salvo dalla Humanity 1 della tedesca Sos Humanity. È pronta a salpare nuovamente infine la Geo Barrents di Medici Senza Frontiere, dopo oltre tre settimane di stop: il Tribunale di Genova ha sospeso il fermo amministrativo, permettendo così alla nave di tornare alla navigazione.
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