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Nuove sanzioni contro Cuba. I dem si spaccano

Nuove sanzioni contro Cuba. I dem si spaccanoProtesta contro Cuba a Miami – Ap

Americhe Dopo le proteste nell'isola, l'amministrazioni approva restrizioni contro singoli funzionari del governo cubano, una prima assoluta. Festeggiano i cubano-americani, ma il partito democratico si spacca in due: socialisti contrari

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 luglio 2021

L’amministrazione Biden ha imposto nuove sanzioni contro i funzionari cubani presumibilmente responsabili di violazioni dei diritti umani durante la repressione delle proteste scoppiate in tutta l’isola questo mese. Le sanzioni sono la prima risposta politica di Biden dopo le manifestazioni a Cuba per la carenza di cibo e di medicinali.

L’annuncio è arrivato a seguito degli appelli del Congresso e delle organizzazioni dei cubano-americani per aumentare la pressione sul governo e a sostegno dei manifestanti, ma rischiano di alienare i progressisti del partito democratico che avevano invece invitato il presidente a ritirare l’embargo degli Stati uniti contro l’isola e a tornare al programma di distensione dell’era Obama.

Per la deputata socialista Alexandria Ocasio-Cortez l’embargo degli Stati Uniti è già «assurdamente crudele», così come sono crudeli anche altre politiche statunitensi che prendono i mira i latinoamericani, e si è rifiutata di difendere la posizione espressa da Biden, secondo cui questo è solo l’inizio.

Prima delle proteste, il team di Biden aveva ripetutamente chiarito che Cuba non era una priorità di politica estera per la sua amministrazione, ma le manifestazioni hanno l’hanno resa un argomento inevitabile. I funzionari cubani sono stati sanzionati ai sensi del Global Magnitsky Act, creato inizialmente per frenare le violazioni dei diritti umani in Russia e successivamente ampliato per includere presunti abusi in Cina, Venezuela, Guatemala, Bulgaria e, ora, Cuba.

Per la prima volta, accusando singolarmente i funzionari, si attribuisce una responsabilità personale. «È enorme – ha dichiarato Sasha Tirador, consulente politica democratica di Miam, informata sui piani di Biden già mercoledì sera – Nessuna amministrazione ha mai annunciato che riterrà responsabile ogni individuo che viola i diritti umani sull’isola di Cuba». Nelle manifestazioni a Cuba molti democratici, in special modo in Florida, vedono quella che molti chiamano la golden opportunity, un’opportunità d’oro per Joe Biden di attirare gli elettori ispanici che il partito ha dimostrato di aver perso otto mesi fa.

«Questa è un’opportunità alla “Mr. Gorbaciov, abbatti questo muro!” – ha detto la senatrice della Florida Annette Taddeo, democratica di Miami che rappresenta un distretto dove Trump ha vinto – Dobbiamo essere un faro di speranza. Ci sono persone a Cuba che protestano sventolando la bandiera americana. Non è mai successo. Dobbiamo capire il momento che stiamo vivendo».

La risposta di Biden a Cuba include anche misure per aumentare l’accesso a Internet sull’isola secondo modalità che impedirebbero il controllo del governo. A ciò si aggiunge la richiesta di una maggiore pressione internazionale, delineata mercoledì sera durante una riunione telefonica con gli attivisti democratici cubano-americani a Miami.

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