Zelensky a Sanremo sì, Zelenski a Sanremo no… quante inutili polemiche! Per tappare la bocca a tutti Volodymyr ha preso una decisione: al festival non si collegherà più in remoto ma ci andrà direttamente di persona come cantante. Attore, cantante, performer anche «en travesti», Zelenski ha tutte le carte per vincere a questo punto non solo sul campo di battaglia ma pure sul palcolscenico dell’Ariston, anche perché il suo pezzo è ne’ più ne’ meno che la famosissima canzone di Sergio Endrigo «Era una casa molto carina».
Cambia solo il testo.

TENGO UNA CASA IN UCRAÍNA
(Endrigo/Zelenski)

Tengo una casa in Ucraìna
senza soffitto senza cucina,
dalle finestre ci entrano dentro
missili russi almeno cento,
e quando è l’ora di andare a letto
metto il pigiama, metto l’elmetto,
e se mi scappa di far pipì
me la fo sotto, mai nel vasì.
Ma è tanto bella, bella davvero
e nel giardino c’è pure un pero,
tutto bruciato col tronco nero
con tanti rami ma frutti zero.
Per la mia casa in Ucraìna
temo la pace non sia vicina,
non si raggiunge col sentimento
servono Leopard cinque–seicento,
serve legare Putìn a un letto
imbavagliato col nodo stretto,
serve che mollano la Crimea
che non è loro ma tutta mea.
Crimea ch’è bella bella davvero
ci sparo missili ad alzo zero,
e se mi mancano vengo a San Remo
tutto fa brodo, mica so’ scemo.
Ora c’è il gelo in Ucraina
e l’orso russo non s’avvicina
ma come arriva la primavera
qui la mattanza riparte intera,
servono caccia e bombardieri
servono ora, prima di ieri,
servono droni, bombe ananàs
per ripigliarmi tutto ‘o Donbàss.
Poi si fa pace, dico davvero,
però non sono sceso dal pero,
quello in giardino col tronco nero
con tanti rami ma frutti zero.