«Ministro, ascoltaci: non siamo deboli e miti, siamo antifascisti». Circa trecento studenti, provenienti da quasi tutte le scuole di Roma, esponenti del circolo Anpi territoriale e provinciale, rappresentanti della camera del Lavoro della Cgil, insegnanti e genitori, si sono riuniti in presidio sotto il Liceo Classico Augusto di Roma per portare solidarietà al rappresentante degli studenti aggredito venerdì scorso da due persone appartenenti ai gruppi di estrema destra del quartiere Tuscolano.

Una aggressione chiaramente squadrista sulla quale il titolare del ministero dell’Istruzione (e merito), Giuseppe Valditara, si era espresso dicendo «noi staremo sempre dalla parte dei miti contro qualunque prepotente», e omettendo la matrice neofascista, come nel caso analogo del Liceo Michelangiolo di Firenze.

«Non siamo né deboli né miti, siamo antifascisti e parecchio arrabbiati», dice una studentessa della Rete degli Studenti. Anche Pietro, del Liceo Morgagni, sottolinea questo aspetto: «Non siamo persone miti, siamo studenti che lottano giorno dopo giorno, ci organizziamo, studiamo per portare avanti l’antifascismo militante e la lotta per un mondo più equo. La guerra c’è già stata 80 anni fa e l’hanno vinta gli antifascisti, perché questi soggetti hanno ancora agibilità politica?».

Il fatto, raccontano le professoresse presenti alla manifestazione organizzata dagli studenti e dalle studentesse del collettivo, è che «questo liceo subisce aggressioni squadriste da decenni». Come racconta Martina, 17 anni, rappresentante degli studenti, «i fascisti del quartiere sono diventati sempre più invadenti: sono passati dall’imbrattare i nostri murales alle minacce e alla violenza fisica». Tanto che i docenti hanno diramato una nota in cui scrivono: «Una severa condanna e un rigetto totale di ogni forma di sopraffazione, fisica e ideologica. Condanniamo altresì tutti gli episodi collaterali, reiterati, in maniera costante e provocatoria, da gruppi estremisti, quali l’affissione illegittima di manifesti sui muri della scuola e il deturpamento e imbrattamento degli stessi con scritte e simboli inneggianti al nazifascismo».

Su questo punto la scuola ha avuto anche l’appoggio del 7° Municipio, che contribuirà alle spese per ripulire i muri dalle scritte e il ripristino dei murales vandalizzati.  «La risposta migliore – ha detto l’assessore municipale e alla Memoria Storica, Riccardo Sbordoni – l’hanno data gli studenti con questo presidio. Non c’è spazio in questo territorio per una ideologia sconfitta dalla storia».

Il consiglio d’istituto ha anche deliberato ieri sera alcuni interventi concreti che prevedono il coinvolgimento dei docenti per riflettere su quanto accaduto in ogni classe e quello delle forze dell’ordine per il presidio della scuola negli orari di entrata e di uscita.