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Casapound a Grosseto, antifascisti mobilitati

Casapound a Grosseto, antifascisti mobilitatiIl logo dell'Associazione nazionale partigiani italiani

Profondo nero Di fronte all'ennesimo raduno in città dei "fascisti del terzo millennio", l'Anpi insieme alle forze politiche, sindacali e associative democratiche organizza venerdì al Parco Ombrone la kermesse "Mai più fascismi - Agitiamoci", contro ogni forma di fascismo e dei messaggi di intolleranza, odio e razzismo

Pubblicato circa un mese faEdizione del 4 settembre 2024

Alla vigilia della quattro giorni di Casapound in un residence di Principina a terra, a Grosseto sale la tensione fra le accuse di minacce ricevute dall’Anpi locale che per questo ha rinunciato a un corteo fissato inizialmente per domenica, e promesse di querela da parte dei “fascisti del terzo millennio”. Per certo comunque la loro iniziativa “Direzione Rivoluzione”, in programma da domani all’8 settembre, ha mobilitato tutti gli antifascisti maremmani, da tempo riuniti nella “Grande alleanza democratica e antifascista” che riunisce Anpi Arci e Legambiente, Cgil Uil e Cobas, e quasi tutti i partiti del centrosinistra e della sinistra (Pd, M5s, Avs, Pci e Rifondazione comunista), in difesa dei principi e dei valori costituzionali.

Su questi assi cartesiani venerdì 6 ci sarà una lunga giornata di interventi e musica all’insegna dell’antifascismo, dalle cinque del pomeriggio a mezzanotte al Parco Ombrone di via Leoncavallo. La kermesse “Mai più fascismi – Agitiamoci”, nelle parole di Luciano Calì, presidente del comitato provinciale Anpi “Norma Parenti”, è un atto dovuto di fronte al periodico ritorno in città di Casapound: “C’è chi lo chiama congresso, chi la chiama festa: per certo è un raduno fascista fatto da fascisti da tutta Italia, che avranno come ospiti neofascisti provenienti dalla Francia e dalla Germania. Noi rigettiamo con forza che la Toscana possa ospitare ancora una volta questa internazionale nera”.

Ad esacerbare gli animi, in una città governata dalla destra e che recentemente ha dedicato fra le polemiche una via a Giorgio Almirante, anche le parole del sindaco Vivarelli Colonna, che si è dichiarato “indifferente” rispetto al raduno di Casapound. “Abbiamo aggiunto il sottotitolo ‘Agitiamoci’ alla manifestazione citando Antonio Gramsci – puntualizza Calì – perché pensiamo che non è più possibile rimanere impassibili, indifferenti”. A maggior ragione dopo l’aggressione subita a inizio estate dal cronista Andrea Joly davanti al circolo torinese di Casapound “Asso di bastoni”, per cui quattro neofascisti sono finiti agli arresti domiciliari.

Quella di venerdì al Parco Ombrone sarà una serata all’insegna del rifiuto di ogni forma di fascismo e dei messaggi di intolleranza, odio e razzismo. Sul palco molti gruppi musicali, dai Train de Vie a Serena Matù, da Enrico Capuano a Mokabird, passando per Luca della Casa del Vento, Orkestra Maldestra, Dario Canal e Wolfgang Scheibe. “La nostra intenzione – ha spiegato Calì – è realizzare una iniziativa culturale e politica aperta, rivolta soprattutto ai giovani e in cui i giovani possano essere protagonisti, anche sul palco”.

Nel mentre si avvia a raccogliere 10mila firme su Change.Org l’appello lanciato dall’Anpi di Grosseto “Mai più fascismi, sciogliere subito Casapound”. “È la dimostrazione – osserva Calì – che Grosseto ha un’anima antifascista. E lo dimostrerà venerdì sera”. Tra le adesioni all’appello anche quella del presidente toscano Eugenio Giani e dei suoi assessori Nardini e Marras.

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