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Non può abortire anche se il figlio potrebbe nascere già morto: 31enne fa causa al Texas

Manifestazione per la pillola abortiva in TexasManifestazione per la pillola abortiva in Texas – foto Ap

Stati Uniti Kate Cox ha chiesto di interrompere la gravidanza dopo aver scoperto che il feto ha una grave malattia cromosomica, la Trisonomia 18. Ma per la legge non è sufficiente

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 7 dicembre 2023

Una donna di 31 anni, Kate Cox, che vive nel complesso metropolitano di Dallas-Fort Worth, ha fatto causa allo stato del Texas e ha chiesto di annullare le restrizioni sull’aborto per consentirle di interrompere la gravidanza, dopo che pochi giorni fa ha appreso che il suo feto ha una malattia cromosomica, la Trisomia 18 (o sindrome di Edwards), una malattia genetica rara e incompatibile con la vita: la maggior parte di chi ne è affetto muore prima della nascita o nasce morto.

In genere, per la diagnosi prenatale di trisomia 18, servono: ecografie prenatali, bi-test, tri-test, radiografia scheletrica, ecocardiografia e amniocentesi. Purtroppo, essendo frutto di un errore genetico non rimediabile, la trisomia 18 è una condizione incurabile, anche quando individuata in una fase precoce dello sviluppo fetale. La morte nei feti con trisomia 18 si deve alle malformazioni cardiache, renali e del sistema nervoso centrale, nonché allo sviluppo di tumori epatici e renali. Ma questo per la legge del Texas non è sufficiente, ed é la prima volta che una donna chiede a un tribunale di intervenire per consentirle di abortire.

Cox ha ricevuto la diagnosi alla ventesima settimana di gravidanza, e i medici le hanno detto che secondo la legge del Texas, che vieta quasi tutti gli aborti, è obbligata a portare avanti la gravidanza. La causa intentata da Cox afferma che se la donna dovesse seguire la legge, portare avanti la gravidanza e partorire con taglio cesareo, come le è già accaduto con le due gravidanze precedenti, correrebbe il rischio di non potere avere altri figli, cosa che la donna ha dichiarato essere nei suoi desideri

Ora Cox ha chiesto ai tribunali di concederle un ordine d’urgenza per abortire, e di proteggere il suo medico dall’essere citato in giudizio per aver eseguito una procedura che, se non autorizzata, può costargli il carcere.

“Sto cercando di fare ciò che è meglio per me e per il mio bambino, ma lo stato del Texas ci sta facendo soffrire entrambi” ha detto Cox in un comunicato stampa. “Devo interrompere la gravidanza adesso per avere le migliori possibilità per la mia salute e per una gravidanza futura”.

La Corte Suprema del Texas sta esaminando il caso e dovrà stabilire se i divieti di aborto dello stato si applicano alle donne che hanno “gravidanze non vitali” come quella di Cox.

Precedentemente un giudice della contea di Travis aveva già stabilito che le leggi anti aborto del Texas non dovrebbero essere applicate alle donne con complicazioni mediche che potrebbero diventare pericolose per la vita, o per chi ha ricevuto diagnosi fetali letali, ma l’ufficio del procuratore generale del Texas guidato da Ken Paxton (di destra), ha presentato ricorso contro la sentenza, sospendendola. Lo Stato ha sostenuto che la legge è chiara e non consente di abortire solo perché è improbabile che il feto sopravviva dopo la nascita.

Le leggi anti aborto passate in fretta e furia non appena la Corte Suprema, a giugno 2022, ha cancellato il diritto federale a interrompere una gravidanza stanno creando più di un problema in Texas, dove un’organizzazione per i diritti delle donne ha intentato un’altra causa, sostenendo che la legge non definisce chiaramente le eccezioni al divieto e crea confusione e paura tra i medici, poiché potrebbero potenzialmente rischiare l’ergastolo.

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